Dal punto di vista acustico, il “Cremonese”, acquistato dall’Ente del Turismo di Cremona, dimostra di essere uno strumento dalle straordinarie qualità: la capacità di espansione del suono e l’eccellente emissione ne fanno un capolavoro assoluto.
Quanto mai simbolica la decisione di cambiare il nome da “Joachim” in “Cremonese”, a sottolineare lo stretto vincolo che lega lo strumento alla sua città.
Questa prima acquisizione dà forte impulso alla raccolta di altri importanti strumenti della scuola cremonese, che nel tempo hanno formato la “Collezione degli Archi di Palazzo Comunale”, ora esposta al Museo del Violino.