Ispirato a

Violoncello mod. Antonio Stradivari “Gore Booth”

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Intorno al 1707, l’evoluzione della forma del violoncello di Stradivari raggiunse un livello che oggi è considerato l’ideale assoluto. Il suo modello, che era più piccolo e più compatto dei precedenti, è stato realizzato sulla cosiddetta “forma B”.
Questo nome prende origine da un disegno per la posizione dei buchi a F di questo violoncello, su cui il maestro cremonese scrisse: “Misura per la forma B per far li occhi del violoncello”.
Successivamente, Stradivari applicò questo schema al violoncello del 1710, il “Duport” del 1711, il “Piatti” del 1720 e il “Vaslin” del 1725. Lo schizzo di Stradivari è ancora visibile nel Museo Stradivariano di Cremona e nel suo catalogo.

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Scheda tecnica
  • 759 mm
  • 343 mm
  • 236 mm
  • 440 mm
  • 2024
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